Un anno di cambiamenti per la nostra Università che si è costituita in Associazione di Promozione Sociale, cioè senza scopo di lucro, con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. La nostra L.u.t.e. ha sempre lavorato in questo senso, ma ora costituendoci come associazione APS ne assumiamo ufficialmente e visibilmente tutte le caratteristiche.
Ci riproponiamo innanzitutto di riportare in attività gli anziani spesso considerati un peso e relegati nella solitudine del proprio isolamento, e che invece sono un importante contributo alla società con i loro saperi e la loro saggezza.
Anche quest’anno, l’Eurolevante propone un’ampia scelta di corsi affidati a Docenti carismatici per le competenze, l’umanità, la professionalità arricchita da numerosi anni di studio, di passione, di cura, di aggiornamento da trasmettere ai soci desiderosi di conoscenze, di confronto, di emozioni per la partecipazione collettiva al grande gioco del dialogo in compagnia di tanti.
Ma ci evolviamo e cambiamo.
Cambiamo con una nuova sede: la scuola De Amicis-Laterza. Avremo a disposizione belle aule, e finalmente a disposizione una palestra e l’Auditorium. E tutto senze nessun costo aggiuntivo!
Cambiano i rapporti tra Preside, Docenti e Corsisti, regolati secondo una nuova visione del mondo data dall’incontro armonico tra chi si mette in gioco volontariamente confidando nell’intervento propositivo tra nonni, genitori, alunni che condividono con i docenti iniziative atte a capire il mondo e a cambiarlo in meglio. Valorizzare la figura dell’anziano permette di avviare il cambiamento di una società capace di ripensare i rapporti sociali per meglio tutelarne la familiarità.
Le opportunità offerte dalla nuova sede ridefiniranno anche nuovi modelli di promozione sociale. La trasmissione del sapere non può essere attivata nei modi, nella forma del secolo scorso ma va adeguata al presente: se il giovane domanda, il nonno risponde con la sua esperienza di vita in modo ben diverso dal secolo scorso quando l’adulto esprimeva certezze talvolta esaltate dalla retorica mentre il giovane si serrava senza bisogno di sfida.
Cambiamo quindi con fiducia, sostenuti delle del Papa, che ci ricorda che “Non viviamo un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”.
Abitiamo, quindi, con responsabilità la contemporaneità.
Mariella Castoro
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